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Cosa è la blockchain

I registri distribuiti e la blockchain

Oggi si parla molto di blockchain. Siamo in un momento storico

in cui questa innovazione catalizza moltissime attenzioni, ma

troppo spesso si fa ancora confusione tra cripto-valute,

piattaforme, NFT, smart contract e altro.

La tecnologia blockchain viene tradizionalmente inclusa

nell’ampia famiglia delle tecnologie dei cosiddetti “Distributed

Ledger”, ovvero quelle tecnologie che, come dice il nome

stesso, si avvalgono di un “registro distribuito”.

Un registro distribuito è una base di dati replicata, condivisa e

sincronizzata in rete, diffusa tra più soggetti (o parti) che è priva

della figura di un amministratore centrale.

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Tutte le singole parti  del registro, dette "nodi", possiedono una copia costantemente aggiornata dell’intero database e ogni singola parte può procedere in modo autonomo e indipendente alla lettura ed alla modifica della propria copia del registro attraverso un apposito algoritmo di consenso (1).

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Un particolare tipo di registro

Anche se alcune caratteristiche come la tipologia di rete, il meccanismo di consenso e la struttura del registro sono le medesime dei registri distribuiti, la blockchain, tuttavia, è solo uno di questi e funziona in modi specifici non necessariamente applicabili agli altri tipi di database decentralizzati.

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Con il termine blockchain si fa riferimento, infatti, a quel particolare tipo di "distributed ledger", in cui i dati vengono raccolti “in blocchi”, collegati l'uno con l'altro secondo una sequenza temporale e convalidati in modo inalterabile mediante crittografia (2).

In particolare, questa racchiude un insieme di tecnologie, in cui il registro è strutturato come una catena di blocchi contenenti tutte le transazioni.

Il consenso è distribuito su tutti i nodi della rete, i quali possono partecipare al processo di validazione delle transazioni da includere nel registro stesso (3).

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Alcune caratteristiche della blockchain

Per le sue caratteristiche di decentralizzazione, trasparenza, sicurezza, immutabilità e consenso, questa tecnologia ha declinato in digitale un concetto di fiducia che ha portato in dote quelle garanzie di affidabilità e sicurezza, che in passato erano delegate a figure “terze” ora non più contemplate.

Il processo di registrazione di transazioni e di tracciamento degli asset sia di tipo tangibile come denaro, case, automobili, proprietà, etc. che intangibile come brevetti, marchi, etc. è stato, perciò, il naturale sbocco applicativo di questa tecnologia e questo ha spiegato anche l'ascesa del mercato delle cripto-valute (ad es. Bitcoin), che hanno utilizzato proprio la blockchain per registrare in modo trasparente le transazioni monetarie.

Ad oggi, però, molte delle applicazioni più promettenti della blockchain si sono slegate dall’universo delle cripto-valute (ciò non vuol dire che hanno smesso di essere utilizzate nelle transazioni relative a Bitcoin e simili ma semplicemente che non si tratta più di un meccanismo esclusivo delle stesse) per avvicinarsi a quelle collegate a token e smart contract.

I token sono un insieme di informazioni digitali registrate gestite e scambiate all’interno della blockchain, che conferiscono a un determinato soggetto un diritto riguardo la proprietà di un asset, l'accesso a un bene o a un servizio o la realizzazione/ricezione di un pagamento, etc. (4), mentre gli smart contract (o contratti intelligenti) sono protocolli informatici che facilitano, verificano, o fanno rispettare, la negoziazione o l'esecuzione dei termini e delle condizioni di un accordo tra le parti, che, a differenza di quanto avviene per un contratto tradizionale, vengono eseguiti sulla blockchain (5).

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Sviluppi della blockchain

La possibilità di manipolare i dati con codice memorizzato nei

blocchi ha reso nel tempo la blockchain una base di dati flessibile

per applicazioni in una vasta gamma di settori, che sono andati

oltre a quelli legati alle cripto-valute e, dunque, al settore della

finanza e dei mercati, per estendersi, ad esempio, a quelli

dell’amministrazione, della salute, dei trasporti e dell’arte e

cultura, etc. Inoltre, poiché questa ha continuato a evolversi e a

soddisfare le esigenze di business con altre tecnologie, si è

candidata anche al ruolo di “applicazione chiave” per nuove realtà

come l'Intelligenza artificiale (AI) e il Machine Learning (6),

l’Internet of Things (IoT) (7) e, infine, il Metaverso (8).

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(1) Lo strumento del consenso permette a tutti i nodi di avallare lo stato del registro e di coordinarsi tra di loro per validare le modifiche da effettuare sullo stesso in assenza di un ente centrale. Esistono diversi tipi di consenso come la Proof of Work (PoW), la Proof of Stake (PoS), la Proof of Authority (PoA) e la Proof of History (PoH) e le modalità con cui si raggiunge il consenso e la struttura del registro sono alcune delle caratteristiche che connotano le diverse tecnologie Distributed Ledger.

 

(2) Utilizzando specifici metodi crittografici e algoritmici, la catena di blocchi genera una lista di record che cresce in modo sequenziale senza la possibilità di modificare o cancellare i dati precedentemente inseriti su blocchi precedenti: ciò vuol dire che, anche in caso di errore umano, non è più possibile tornare indietro ma, al massimo, registrare le informazioni, che andranno a rettificare o integrare quelle precedenti, in un nuovo blocco.

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(3) Esistono diversi tipi di reti decentralizzate o distribuite nella blockchain: reti pubbliche (permissionless), reti private (permissioned), reti ibride, etc. Inoltre, i diversi tipi di consenso danno anche origine a differenti tipi di blockchain come ad esempio. Bitcoin, Ethereum, Algorand, Solana, Polygon, etc.

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(4) Nella token economy (o tokenomics) la struttura decentralizzata della blockchain consente di scambiare i token senza intermediari e in modo totalmente sicuro, garantendo trasparenza e tracciabilità delle transazioni. Teoricamente, qualsiasi cosa può essere tokenizzata, che sia fisica o digitale: asset aziendali, azioni, obbligazioni, quote di proprietà di beni mobili e immobili, opere d’arte ma anche il diritto di voto, servizi, etc. e gestita mediante smart contract che ne definiscono caratteristiche e funzionalità.

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(5) Alla base dell’emissione dei token ci sono particolari protocolli informatici che hanno il compito di far sì che una determinata operazione venga effettuata a una determinata condizione e che le regole scritte all’interno siano rispettate. Questi sono definiti smart contract e sono in grado di attivare automaticamente certe funzioni al verificarsi delle condizioni stabilite dalle parti, acquisendo sempre maggior valore e diventando di fatto gli strumenti su cui si fonda l’intera token economy.

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(6) L'intelligenza artificiale (IA) è l'abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l'apprendimento, la pianificazione e la creatività, mentre il Machine Learning (ML) è un sottoinsieme dell'intelligenza artificiale (AI) che si occupa di creare sistemi che apprendono o migliorano le performance in base ai dati che utilizzano.

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(7) L'Internet of Things (IoT), è un neologismo utilizzato nel mondo delle telecomunicazioni e dell'informatica che fa riferimento all'estensione di internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti, che acquisiscono una propria identità digitale in modo da poter comunicare con altri oggetti nella rete e poter fornire servizi più completi agli utenti.

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(8) Il Metaverso è una realtà virtuale nella quale l'utente può interagire con gli altri in un mondo tridimensionale, ovvero un universo digitale frutto di molteplici elementi tecnologici, tra cui video, realtà virtuale e realtà aumentata in cui le persone possono interagire tra loro attraverso “avatar” personalizzati.

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